Rigenerazione Urbana





Il Dragone Fiorentino vuol essere una lettura semplice della realtà
Un’idea guida per una Firenze contemporanea, di pari chiarezza, dignità e autorevolezza dell’impianto storico rinascimentale. Facciamo dunque come si faceva nel Rinascimento, appunto, si parta dalla “forma urbis” e da questa si disegni e si decida dove e come passano, si fermano e servono alla gente sia la ferrovia veloce, sia quella metropolitana, sia quella cittadina.
La spina dorsale del Dragone è un “parco attraverso” da Bagno a Ripoli (la coda del Dragone) a Castello (la testa del Dragone), rigenerando l’attuale sedime ferroviario. Integrato con San Salvi, Campo di Marte, le Cure, il giardino dell’Orticoltura, Belfiore, i Macelli, Firenze Nova, il Sodo… oltre UN MILIONE E MEZZO DI METRI QUADRI! Di verde, padiglioni, laboratori, gallerie, piste ciclabili, scuole, sport … arte.
Sia dunque il Dragone Fiorentino l’immagine della città contemporanea e l’unica forma di attraversamento urbano sostenibile. E c’è un esempio da seguire: il “parco attraverso” è un modello urbano che nasce come una bella favola, una bella favola come quella del Dragone Fiorentino.
Raccontiamola: a New York, le pressioni speculative volevano abbattere la High Line, un viadotto attraverso la città (una ferrovia merci dismessa nel 1980) ma intanto fra le traversine crescevano le erbacce, qualcuno le aveva curate, la gente aveva cominciato a salire su e a passeggiare, giocare, rilassarsi. Si è formato un comitato cittadino che è riuscito non solo a salvare il viadotto, ma a crearci un vero e proprio parco che oggi sfila attraverso la città. Questa la poesia divenuta realtà, ma c’è ben altro. Il valore delle case e dei locali che si affacciano sul parco è aumentato fino al 1000%.... Così è, se vi pare.

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